Associazione Italiana Cieli Azzurri
Non sappiamo di preciso quando abbiano iniziato, non sappiano come facciano e perché lo facciano. Non sappiamo chi abbia ideato o organizzato il programma. Sulle irrorazioni clandestine che da anni infestano i cieli di mezza Europa, Italia compresa, sconvolgendo il normale corso meteorologico, non sappiamo niente e questo a causa di una costante cortina di silenzio e disinformazione che ha nei cosiddetti esperti e nei media ufficiali due pilastri fondamentali ad uso e abuso di chi compie queste sperimentazioni sulle pelle della popolazione civile.
Molti anni sono passati e con difficoltà molti cittadini, parlamentari e scienziati onesti si sono mossi finché alcuni squarci non sono stati fatti al velo. L’informazione è passata. La perseveranza e l’impegno con il quale si tenta di zittire blog, comitati cittadini, scienziati rafforza in noi l’idea che si tratti davvero di qualcosa di grosso, ma sopratutto di reale. Sono reali le scie che vediamo nei cieli quotidianamente, reali gli aerei senza insegna, reali gli effetti sulla salute che percepiamo, reali i residui chimici che respiriamo. Così come sono reali le minacce che ricevono coloro che cercano di indagare sostituendo apparati statali che paiono, nel migliore dei casi, impossibilitati a farlo, quando non coinvolti direttamente.
Si tenta di far passare strisce, veli, scacchiere disegnate nei cieli per normali scie di condensazione degli aerei di linea, insistendo ben oltre il limite posto dal comune buon senso. È così, come riportano i manuali di guerra psicologica, viene ridicolizzato, insultato, emarginato, chi parla di scie chimiche, anche quando cita interrogazioni parlamentari di decine di parlamentari in tutta Europa, anche quando mostra centinaia di foto e video, anche quando mostra documenti ufficiali che citano tali esperimenti. Eppure tutto è maledettamente alla luce del sole, se non fosse che è proprio il Sole che stanno oscurando.
Come è possibile tutto ciò? Come riescono a convincere la popolazione che è tutto normale? Questi interrogativi portano direttamente ad un altro, da un certo punto di vista ben più inquietante: come è possibile che l’uomo sia caduto così in basso da ignorare cosa accade sopra di lui, nel cielo? Da fidarsi a tal punto dei propri carcerieri istituzionali da sostituire le loro mendaci spiegazioni ai propri occhi e al proprio intelletto? Fortunatamente non per tutti è così, per tale ragione questo coordinamento ritiene che questa delega in bianco sulla nostra salute debba essere ritirata: forse non è troppo tardi per informare la popolazione di cosa stanno facendo.
Questo Manifesto è rivolto a coloro che lottano per far conoscere al resto della popolazione il fenomeno delle irrorazioni clandestine, che informano, che indagano sul fenomeno cercando di conoscerne le motivazioni e, infine, bloccarlo.
Il Manifesto, quindi, si fonda sui seguenti principi:
1. La Democrazia oggi non può essere più considerata come un bene dato. Essa va difesa e riempita di contenuto grazie a cittadini consapevoli che la esercitano, richiedendo, nel caso delle scie chimiche, informazioni, spiegazioni, chiarimenti al fine di valutarne la necessità, la tossicità,l'influenza sull riscaldamento globale, gli scopi e la gestione ed eventualmente richiedere il blocco immediato del programma.
2. l'A.I.C.A. è un associazione che cerca di creare un coordinamento nazionale di realtà e singoli cittadini , per dare loro il modo e i mezzi di proporre e di coordinare a loro volta le proprie azioni e condividere le proprie conoscenze in merito al fenomeno delle irrorazioni clandestine.Tutto questo al fine di comprendere la portata e gli effetti del fenomeno, ed eventualmente bloccarlo facendo leva su dati scientifici, su osservazioni e su materiale documentale pertinente.
3. A.I.C.A. lavora al proprio interno secondo il principio di democraticitò e trasparenza, senza fini di lucro né motivazioni politiche, ideologiche o preconcetti scientifici.
4. A.I.C.A. si propone di divulgare informazioni sul fenomeno delle scie chimiche al fine di fare pressione sul mondo politico e scientifico per renderne chiari gli scopi, i mezzi, i mandanti e gli esecutori di un programma tanto vasto quanto oscuro.
5. A.I.C.A. utilizza per i fini di cui ai punti precedenti i siti web e i blog dei suoi aderenti; inoltre si propone si informare mediante gazebo, manifestazioni, siti n, volantinaggi ed ogni altro mezzo costituzionalmente garantito ai cittadini italiani per esprimere la propria opinione.
6. Gli aderenti a A.I.C.A. si riuniscono informalmente di persona o telematicamente per discutere secondo i principi di democrazia e trasparenza delle azioni di cui al punto precedente.
7. A.I.C.A. è uno spazio aperto ed includente nei confronti di tutti coloro che rispetteranno il presente Manifesto.
8. A.I.C.A. ha un proprio logo riconoscibile ed utilizzabile da tutti gli aderenti al presente Manifesto, un sito web per facilitare il coordinamento delle realtà aderenti e un fondo cassa autofinanziato per le iniziative di cui al punto 5.
9. Gli aderenti a A.I.C.A. sono fermamente convinti che occorra con urgenza informare i cittadini alfine di creare un movimento di opinione per far luce sulle attività di irrorazione clandestina nei cieli italiani, e si attengono a dati attendibili secondo criteri di scientificità e buon senso.
10. A.I.C.A. unisce coloro che si occupano di scie chimiche in Italia cercando di lavorare sul minimo comune denominatore di informazioni ed esperienze
presenti oggi. In base a questo principio possiamo dire che :
"Dopo il passaggio di decine di aerei senza insegna e non tracciati , quindi non di linea è possibile notare la comparsa di alcune scie di condensa persistenti , chiamate anche scie chimiche , che tendono ad allargarsi fino ad formare un unica foschia biancastra che ricopre completamente il cielo. Questa foschia riduce la trasparenza , la lucentezza e la penetrazione dei raggi solari , interferendo con la normale termo regolarizzazione della terra.
Questo particolare fenomeno “artificiale” è stato notato in gran parte del mondo e la sua esistenza risulta palese e incontrovertibile.
Per questo , noi cittadini , chiediamo che sia fatta piena chiarezza su questo reale e grave problema , sottovalutato da tutte le istituzioni che dovrebbero tutelare i nostri diritti nelle sedi opportune. Chiediamo che sia istituito un “organo di controllo” che verifichi i reali danni e le conseguenze di tutto ciò e che siano fatte delle analisi giornaliere , a varie altitudini , dei composti chimici della foschia in questione. Inoltre chiediamo che queste analisi vengano eseguite con strumenti di ultima generazione che rilevino anche le particelle più piccole fino ad ora scoperte nella scienza (es. : nano-particelle, dott.sa Gatti e dott. Montanari )e con la partecipazione delle associazioni dei cittadini, "le analisi dovranno dissipare o confermare i dubbi sull'utilizzo di metalli quali bario e alluminio nelle irrorazioni" , teoria su cui ci sono più evidenze e studi indipendenti nel mondo"
ROMA 14 novembre 2010 ADERENTI